La nostra certificazione per l'assorbimento di CO2 grazie all'utilizzo dei tappi da sughero naturale: come funzionano le sugheraie?

Società Agricola Le Buche srl

Siamo sempre più sensibili al tema ecologico e per questo siamo lieti comunicarvi che abbiamo risparmiato 17,6 tonnellate di CO2 nell’ultimo anno utilizzando i tappi di sughero naturali! Si infatti, i tappi di sughero che troppo spesso si pensa di sostituire con dei Tappi Stelvin.
Ma perché l’uso del sughero è ecologico? Di seguito alcune curiosità che non vi lasceranno più indifferenti davanti ad un tappo di sughero!


La Quercia di sughera:
La Quercus sugheris è una pianta sempreverde e longeva che cresce nelle regioni del Mediterraneo e della penisola iberica, vive mediamente 200 anni e ha una grande capacità di rigenerarsi: durante il suo ciclo di vita la corteccia si rigenera fino a 16 volte.

Il sughero, che ricopre il fusto della pianta e che ne costituisce la corteccia, possiede caratteristiche uniche, difficilmente riproducibili artificialmente: è molto leggero, elastico, comprimibile, resistente alle abrasioni e impermeabile a liquidi e gas.

La Decortica delle querce da sughero: cosa è?
E’ l’operazione di rimozione del sughero (la corteccia) dalla pianta senza che questo comporti l’abbattimento dell’albero stesso. E’ un processo unico ed estremamente affascinante che è alla base di tutta l’industria legata a questa materia prima.

Ma quale è il processo della decortica?
La corteccia viene estratta sfruttando il periodo dell’anno (giugno-luglio) in cui la linfa si posiziona tra il fusto della pianta e la sua corteccia ed è quindi possibile toglierla agevolmente e senza ferire la pianta.
Il fusto decorticato rimane “nudo” e su di esso viene dipinto un numero che corrisponde all’anno di decortica: un’operazione fondamentale per identificare all’interno di una foresta quali alberi sono da decorticare e quali invece dovranno attendere di rigenerare la corteccia fino ad un massimo di 9 anni.
Dalla semina alla prima decortica trascorrono 25 anni.
Il primo sughero è quindi “sughero vergine” e può essere utilizzato solo per la realizzazione di articoli decorativi e prodotti granulati. Dovranno trascorrere altri 9 anni prima della seconda decortica e ancora altri 9 prima che dalla corteccia si possano realizzare tappi in sughero: 43 anni minimo in tutto. Con un ritmo di una decortica ogni 9 anni la stessa pianta può subire questo processo per oltre 200 anni e poi vivere fino a 300-400 anni.

Dove si trovano le foreste di sughero?:
Il bacino del Mediterraneo, l’unica area al mondo che consente lo sviluppo di questo tipo di pianta, è coperto da circa 2,2 milioni di ettari di foreste da sughero. In Italia si trovano il 90%, per la precisione in Sardegna e per la maggior parte e in Sicilia, Calabria, Lazio, Toscana e Campania.

Il principale paese produttore di sughero è però il Portogallo, che produce da solo il 52% del totale, con oltre 150 mila tonnellate. Le aziende portoghesi operanti nel settore del sughero producono circa 40 milioni di tappi al giorno e contano circa 12 mila lavoratori.

Le Sugherete perché sono importanti contro la desertificazione ambientale?
Nel caso dell’industria del sughero il ruolo dell’attività di estrazione funge invece da prezioso alleato della lotta alla desertificazione in quanto è proprio una gestione forestale responsabile a consentire una più efficace salvaguardia delle sugherete. È lo sfruttamento delle foreste al fine della produzione di tappi da sughero il modo migliore di proteggerle. L’attività di decortica, se fatta in modo accurato e nel rispetto dei ritmi naturali di ricrescita, è un processo benefico per la pianta, che non la aggredisce, anzi, la rigenera ed implica inoltre importanti conseguenze sociali e ambientali per il territorio in cui la foresta cresce

Le Sugherete anche come supporto sociale:
Il lavoro del decorticatore è l’attività agricola più ben pagata al mondo e coinvolge solitamente personale che risiede nelle località interne o limitrofe alla foresta. La paga si aggira intorno ai 90 euro al giorno, per tre mesi di lavoro: si inizia alle 6 del mattino per finire alle 14, quando le temperature iniziano a essere difficilmente sopportabili. Questa attività rappresenta per molte famiglie una fondamentale (o l’unica) fonte di sostentamento e quindi si configura come uno strumento di lotta anche alla desertificazione sociale di alcune aree rurali.

Habitat naturale di specie naturali:
Le sugherete sono habitat naturale di molte specie di animali e piante, alcune delle quali in via di estinzione come ad esempio la lince iberica i rarissimi ghiro e astore sardo. La particolare conformazione a chiazze della chioma della quercia da sughero permette che pascolo e sottobosco crescono rigogliosi quindi diventa l’habitat perfetto anche per allevamenti da pascolo di solito ghiotti di ghiande da sughera.


Le Sugherete contro incendi e dissesto idroecologico:
Grazie alla caratteristica ottima resistenza agli incendi (il sughero è noto per le sue eccellenti proprietà ignifughe), la quercia da sughero è la motrice della rinascita e ricrescita del bosco dopo il passaggio di un incendio, ed è anche uno dei maggiori concorrenti nella stabilità idrogeologica di un territorio, in quanto le sue chiome, che proteggono il terreno dal troppo caldo in estate e dalla brina in inverno, trattengono l’umidità, fungendo da efficace contrasto all’erosione dei terreni.

Inoltre:
Come tutte le foreste fondamentale è la funzione delle sugherete per l’azione filtrante che opera sull’aria che respiriamo, ripulendola. Gli alberi di quercia da sughero sono preziosi alleati nel processo di protezione del pianeta dal surriscaldamento globale, in quanto oltre a produrre e rilasciare ossigeno con la fotosintesi, intrappolano CO2. Ogni anno le sugherete del Mediterraneo assorbono 14 milioni di tonnellate di CO2.

Una curiosità:
I pavimenti della Basilica della Sagrada Familia di Barcellona, progettata da Antonio Gaudì e dichiarata patrimonio dell’Umanità nel 1994, sono in sughero.
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